Visitare Sutri: Sutri è un comune italiano in provincia di Viterbo, immerso nello splendido paesaggio dei monti Cimini. È distante 30 chilometri dal capoluogo provinciale e circa 35 chilometri da Roma. La posizione a metà strada fra Viterbo e Roma lo rende meta frequente di gite ed itinerari turistici.
Il borgo antico di Sutri, arroccato su uno sperone di tufo, è caratterizzato da un dedalo di stradine e caratteristiche piazze che regalano al turista scorci incantevoli. Nell’area verde, che abbraccia e circonda le mura cittadine, Sutri custodisce un tesoro prezioso: l’antichissima Necropoli ed il suggestivo Anfiteatro.
Le origini e la storia di Sutri: Proprio per la vicinanza con la capitale, negli ultimi decenni, il paese ha visto una rapida crescita. Ai sutrini si sono affiancati tantissimi romani che hanno deciso di vivere in questa realtà tranquilla, ricca di verde e di bellezze storico-naturali. La cittadina oggi conta quasi 7 mila abitanti ed è in continuo sviluppo.
Le origini di Sutri sono molto antiche e la fondazione del borgo è attribuita alla popolazione dei Pelasgi. Successivamente la città è entrata sotto il controllo degli Etruschi, per i quali costituiva un fondamentale baluardo contro l’espansione della vicina Roma. Per questo motivo l’antichissima città di Sutri veniva chiamata “La porta dell’Etruria”, rappresentando così sia una fortificazione etrusca, per ostacolare l’avanzata dei romani, che un punto di transito di merci e pellegrini.
È utile ricordare, inoltre, che la città di Sutri si trova sull’antica Via Francigena: un tracciato percorso da secoli dai pellegrini in visita a Roma e riscoperto e valorizzato, negli ultimi anni, dagli amanti delle lunghe camminate.
I luoghi da visitare: La maggior parte dei monumenti cittadini sono concentrati all’interno del Parco urbano dell’antichissima Città di Sutri, una bellissima area naturale protetta che si estende per circa sette ettari.
Sutri sorge in un territorio importante, direttamente sull’antica via Cassia, in una zona di confine tra il mondo romano e quello etrusco; ciò serve a spiegare la presenza di reperti di entrambe le civiltà. La costruzione più importante di Sutri è l’Anfiteatro etrusco-romano, simbolo di questo luogo. Un’opera imponente e suggestiva che racchiude secoli di storia. L’Anfiteatro, scavato in una collina di tufo, è rimasto sepolto per secoli e secoli, ed è stato recuperato solamente intorno alla metà dell’800 dalla popolazione locale. Di forma ellittica, risale agli ultimi decenni del I secolo a.C. ed i primi anni del I secolo d.C. All’interno dell’opera, composta da tre diversi ordini di gradinate, potevano trovare posto circa 9 mila persone.
A poca distanza dall’Anfiteatro, alla base del colle Savorelli, è possibile ammirare un importante luogo di culto: la chiesa della Madonna del Parto, o Mitreo. La chiesa, riferibile al XIII-XIV secolo, è interamente scavata nel tufo. Attraversando un piccolo vestibolo a pianta quadrata, decorato con affreschi raffiguranti la Madonna ed i Santi, San Cristoforo e la leggenda di San Michele del Gargano, si passa successivamente nell’ambiente principale, diviso in tre navate da due file di pilastri ricavati nel tufo. Nell’abside della chiesa si conservano i resti dell’affresco raffigurante la Natività. Ancora oggi, questa antica struttura mostra le caratteristiche del Mitreo: un ambiente sotterraneo, poco illuminato e privo di elementi architettonici esterni.
Ad avvalorare la tesi del Mitreo, e del riutilizzo di un luogo di culto pagano trasformato dai cristiani in luogo sacro, è risultato molto utile il rinvenimento a Sutri di un rilievo del dio Mitra.
I tesori che custodisce l’antichissima città di Sutri sono davvero tanti ed è possibile ammirare, senza allontanarsi dall’area dell’Anfiteatro, una suggestiva Necropoli urbana. Importante testimonianza del periodo etrusco e risalente al I secolo, nell’area sono presenti varie tipologie di tombe per un totale di ben 64 sepolture concentrate in uno spazio di 200 metri. Nello specifico, si possono distinguere tombe a una e a due camere, alcune delle quali dotate di varco di ingresso, e un buon numero di nicchie, nelle quali venivano riposte le ceneri dei defunti.
Prima di lasciare quest’area ricca di storia, per proseguire poi la visita nel centro, è utile dedicare del tempo per ammirare l’incantevole Villa Savorelli. Posizionata nel colle che sovrasta l’area dell’Anfiteatro, vi troverete davanti un gioiello architettonico. Costruzione di grande bellezza e ricca di storia, nel periodo medioevale venne impiegata come il primario sistema difensivo della città di Sutri. All’esterno della villa settecentesca si trova l’incantevole Bosco Sacro, dominato da lecci secolari, che offre una suggestiva visione sull’Anfiteatro. Nel complesso di Villa Savorelli è possibile visitare anche la chiesa di Santa Maria del Monte ed i ruderi del Castello di Carlo Magno.
Come uno scrigno la città di Sutri custodisce tesori preziosi anche all’interno del borgo antico, circondato dalle mura storiche.
Il principale monumento religioso di Sutri è la chiesa di Santa Maria Assunta, cattedrale del borgo laziale fino al 1986. La chiesa, consacrata nel 1207, ha subito diversi rifacimenti nel corso dei secoli, ma ha conservato inalterate molte parti, come la cripta longobarda posta sotto l’abside ed il pavimento in stile cosmatesco. All’interno della cripta sono presenti alcuni affreschi parzialmente conservati e delle colonne di marmo risalenti all’epoca romana. La cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo conserva straordinari affreschi di Luigi Fontana e l’antica Tavola del Cristo Benedicente del XIII secolo.
Molto celebre è poi la chiesa di San Francesco, fondata dal santo di Assisi. Una costruzione antica che ben conserva gli elementi tipici dello stile romanico.
Proseguendo nella passeggiata, alla scoperta di questo borgo senza tempo, si presentano agli occhi del visitatore altre chiese antiche ed incantevoli. La chiesa di San Silvestro, anch’essa in stile romanico, è arricchita da una torre campanaria con un tipico orologio a ore italiche e l’antica chiesa di Santa Croce, di origine medievale, che custodisce affreschi e dipinti di grande pregio.
Per gli appassionati di arte ed architettura è consigliata la visita alla chiesa della Santissima Concezione Immacolata di Maria, che presenta elementi di notevole valore.
Trascorrere una giornata a Sutri significa percorrere itinerari ricchi di storia, attraversare le maestose porte di ingresso alla città, come Porta Franceta e Porta Morone, ammirare le storiche fontane e visitare i musei che raccolgono preziose opere d’arte. Merita una visita il Museo di Palazzo Doebbing dove si trovano, oltre ai capolavori della Tuscia, anche dipinti ospiti di grandi maestri come Giuseppe Pellizza da Volpedo, collezioni temporanee e mostre.
Visitare Sutri anche per la sua gastronomia
La gastronomia: La bellezza e la genuinità di questo luogo si può ritrovare anche nei prodotti tipici. Uno, in particolare, è riuscito a farsi conoscere ed a conquistare cuori e palati anche fuori dai confini provinciali e regionali, stiamo parlando del fagiolo di Sutri. Una varietà di borlotto che si caratterizza per le grandi dimensioni, il gusto eccellente e la straordinaria morbidezza della buccia. È possibile riconoscerlo dal suo colore bianco con striature rosse. Questo prodotto tipico di Sutri, che potrete acquistare in vari punti vendita della città e degustare nei ristoranti della zona, è molto apprezzato e ricercato, per questo motivo è anche chiamato “Fagiolo della Regina”. Nel mese di settembre di ogni anno si svolge in città una sagra dedicata proprio al fagiolo di Sutri. Tantissimi visitatori e buongustai arrivano da ogni parte della regione per degustare questo prelibato e genuino prodotto della terra.
Sempre nel periodo autunnale è possibile assaggiare a Sutri i succulenti funghi dei monti Cimini, in particolare i porcini. Apprezzati in ogni modo, i funghi sono un tesoro del sottobosco dell’area verde che circonda la città.
Per gli amanti dei prodotti particolari a Sutri troverete il caratteristico Salame cotto sutrino, dal gusto originale è amato da grandi e bambini. Realizzato secondo l’antica ricetta, che viene tramandata oralmente da secoli di generazione in generazione, l’insaccato viene confezionato, bollito e fatto essiccare. Un procedimento lungo che garantisce un risultato eccellente e gustoso.
Come in altre zone della Tuscia, anche a Sutri potrete degustare un ottimo olio extravergine d’oliva, prodotto con le olive della zona. Un oro verde capace di conquistare chiunque. Ad accompagnare ogni pietanza ci saranno vini sutrini IGP dei Colli Cimini, molto apprezzati a livello nazionale ed internazionale.
Infine, per gli amanti dei dolci e della frutta secca non dimenticate la nocciola gentile DOP, dolce e squisita sia al naturale che inserita come ingrediente base per deliziosi dolcetti come i Tozzetti ed i Brutti e buoni.