Miracolo della Madonna del Ruscello a Vallerano – Luglio: il comune di Vallerano, situato ai piedi del versante meridionale dei bellissimi Monti Cimini (in provincia di Viterbo), è un tranquillo borgo di origine medievale immerso nel verde di boschi di castagno. Il suo piccolo e bellissimo centro storico è caratterizzato dalla presenza di torrioni e mura di epoca medioevali, vicoli caratteristici e palazzi dalle architetture molto affascinanti. Il paese può anche vantare la presenza di numerosi edifici religiosi di alto valore storico ed artistico, primo fra tutti il Santuario della Madonna del Ruscello.
L’edificio ha una storia davvero molto particolare e suggestiva, anche perchè legata ad un miracolo. La tradizione narra che, nel 1604, al pittore Stefano Menicucci (un giovane pittore romano, che godeva ai tempi di una discreta fama, al servizio del cardinale Odoardo Farnese), fu commissionato il restauro di un dipinto posto in un’edicola, raffigurante la Madonna in trono col Bambino (opera di un modesto artista locale). Il 5 luglio dello stesso anno il pittore, dopo aver ripulito la trascurata immagine, si stava per accingere ad inserire dello stucco in una fessura creatasi proprio sulla bocca della Vergine Maria. Fu proprio in quel momento che accadde il miracolo: dalla sua bocca iniziò a fuoriuscire del sangue che imbrattò gli strumenti e le mani del pittore.
La notizia dell’evento si diffuse in fretta e presto iniziarono ad arrivare pellegrini con offerte in visita dai territori vicini e lontani. Fu così deciso di erigere, proprio sul luogo del miracolo, un tempio ad eterno ricordo dell’accaduto. Il quadro è ancora oggi visibile al pubblico all’interno dell’edificio e sulla bocca della Madonna permane una macchia dalla forma stretta ed allungata.
Anche ai giorni nostri sono numerosi i pellegrini che frequentano il Santuario per cercare la benedizione della Vergine, che nel frattempo è stata anche proclamata patrona dei donatori di sangue. Proprio per ricordare l’evento, ogni anno in occasione del 5 luglio gli abitanti di Vallerano si riuniscono per celebrare con una grande festa il miracolo della Madonna del Ruscello.
É una cerimonia soprattutto religiosa, molto sentita dal paese intero, caratterizzata da celebrazioni e messe. In questa occasione, davanti alla facciata della Chiesa, viene disegnata una particolare stella per omaggiare la Madonna. Questa stella è in realtà una composizione di disegni, fiori e foglie che vuole celebrare la gloria della Vergine. Una volta ultimata, le campane iniziato a suonare a festa per richiamare i fedeli e per ricordare il miracolo. La Santa Messa viene celebrata dal Vescovo insieme ad alcuni sacerdoti, scelti tra quelli che celebrano il loro giubileo di ordinazione.
Nei giorni successivi, invece, viene dato spazio anche a momenti più ludici con festeggiamenti ed incontri di vario genere. Oltre all’esibizione di gruppi folcloristici è anche possibile degustare i piatti tipici della cucina valleranese. Per l’occasione vengono, infatti, aperte le storiche cantine, ovvero dei luoghi dove le massaie preparano con le loro mani le pietanze per offrirle ai turisti e ai locali. Non c’è occasione migliore per assaggiare la tradizionale porchetta o le fricciolose, ovvero delle crespelle preparate con una generosa dose di pecorino. Il tutto, ovviamente, accompagnato dall’ottimo vino locale.
Vallerano e il Santuario della Madonna del ruscello sono, però, mete che possono essere visitate anche durante tutto il resto dell’anno. Il Santuario, in particolare, merita di essere citato anche per la sua bellezza artistica. Realizzato tra il 1604 ed il 1609 in stile barocco, conserva al suo interno un meraviglioso organo del XVII secolo realizzato da Chainnequiau, un maestro francese nella produzione di tali strumenti.
Anche la chiesa di San Vittore (patrono di Vallerano e al quale viene dedicata un’altra festa sempre durante l’estate) del XV-XVIII secolo e la chiesa di Sant’Andrea del XVIII secolo, sono di grande interesse. Meritano una visita anche i boschi, che dominano tutto il territorio, e che riportano ad un’atmosfera d’altri tempi.